Opensource Community, keep talking!
Mentre ascoltavo la mia band preferita, mi è balenata in mente una semplice considerazione che voglio scrivere, tanto più che ultimamente si rende necessaria. Vi prego di considerare queste poche righe che ho scritto di getto come una semplice considerazione personale ed esprime un mio punto di vista.
La canzone che ascoltavo è Keep talking; per onestà e per rispetto devo riportare tutto il brano, perché va letto interamente (la fonte è qui):
[Stephen Hawking:]
For millions of years, mankind lived just like the animals
Then something happened which unleashed the power of our imagination
We learned to talk[David Gilmour:]
There’s a silence surrounding me
I can’t seem to think straight
I’ll sit in the corner and no one can bother me
I think I should speak now (Why won’t you talk to me?)
I can’t seem to speak now (You never talk to me)
My words won’t come out right (What are you thinking?)
I feel like I’m drowning (What are you feeling?)
I’m feeling weak now (Why won’t you talk to me?)
But I can’t show my weakness (You never talk to me)
I sometimes wonder (What are you thinking?)
Where do we go from here (What are you feeling?)[Stephen Hawking:]
It doesn’t have to be like this
All we need to do is make sure we keep talking[David Gilmour:]
(Why won’t you talk to me?) I feel like I’m drowning
(You never talk to me) You know I can’t breathe now
(What are you thinking?) We’re going nowhere
(What are you feeling?) We’re going nowhere
(Why won’t you talk to me?)
(You never talk to me)
(What are you thinking?)
(Where do we go from here?)[Stephen Hawking:]
It doesn’t have to be like this
All we need to do is make sure we keep talkingPink Floyd, Keep talking, dall’album The Division Bell, 1994.
In poche parole la canzone vuole affermare e ribadire la necessità del dialogo e della comunicazione, del parlare non per riempire un silenzio ma per con-divider-si: senza dialogo non si va da nessuna parte. Come un tempo remoto l’uomo scoprì la possibilità del linguaggio come forma di comunicazione efficace, così anche oggi noi non dobbiamo perdere questa opportunità: la comunicazione come donazione di sé e con-divisione di sé. 🙂
Mentre ascoltavo il brano, vedevo chiaramente innanzi a me la Comunità Opensource: lì dentro il dialogo la fa da padroni! È ovvio, e non può essere diversamente! Se finisce il dialogo è finita l’essenza, il cuore stesso della filosofia del software libero, aperto, non lucchettato da brevetti e ammennicoli, distruttivi per la cultura e la crescita dell’umanità. Faccio un software e lo metto a disposizione della comunità, che lo usa, lo aggiusta, lo amplia e lo rimette sempre in circolazione: in questo movimento circolare, che è già esso stesso dialogo, la comunicazione è fortemente radicata. Certo, la nostra condizione umana può indurci in un uso scorretto del dialogo, ma l’importante è rendersene conto e ritornare indietro, continuando nella strada del donar-si nel dialogo.
All we need to do is make sure we keep talking.
(Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è assicurarci di continuare a dialogare.)
… nella speranza, ma anche nella certezza, che la Comunità tutta non può dimenticare queste parole.